Dimmi che vuoi me (Italian Edition) by Kristen Ashley

Dimmi che vuoi me (Italian Edition) by Kristen Ashley

autore:Kristen Ashley [Ashley, Kristen]
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2019-07-02T22:00:00+00:00


SEDICI

La domenica delle schifezze

Greta

Aprii gli occhi, la mattina dopo, e inizialmente fui disorientata.

Poi lo stordimento, il dolore al viso, lungo il collo e la schiena e il calore che mi avvolgeva mi ricordarono dov’ero.

Ero nel letto di Hixon, nell’appartamento di Hixon.

Sentivo che non era più con me.

Comunque c’era stato.

Questo evento straordinario si era verificato dopo che eravamo tornati a casa sua dall’ospedale.

Ed era straordinario perché l’avevano orchestrato i suoi figli.

Era andata così.

Eravamo entrati e Hix aveva iniziato a dare ordini: «Va bene, ragazze, tornate a dormire. Greta dorme sul divano letto. Shaw, io mi metto sul pavimento in camera tua. Prendi il sacco a pelo».

Al che Corinne aveva affermato: «Greta non può dormire sul divano letto. Non è bello neanche che ci dorma tu. Ma lei deve riposare e sarà scomodo per lei stare in soggiorno. So che io non riuscirei a dormire nel soggiorno di qualcuno, se pensassi che qualcuno potrebbe avere bisogno di alzarsi in qualunque momento e andare in bagno, fare rumore, o andare in cucina a prendersi un bicchiere d’acqua. Soprattutto se conoscessi queste persone a stento».

«Va bene, allora Greta va nel letto di Shaw e…». Hix aveva iniziato a correggere il tiro, solo per essere interrotto di nuovo da Corinne.

Stavolta più energicamente.

«Bleah, papà!», aveva gridato. «La stanza di Shaw puzza di ragazzo. Nessuno dovrebbe essere costretto a dormire lì dentro senza una maschera antigas, neanche Shaw. Lei deve dormire nel tuo letto. Io e Mamie dormiremo sul divano»

«Va bene», aveva risposto Hix e si era voltato verso Shaw. «Sai dov’è il sacco a pelo?».

Era stata Mamie a dire la sua quella volta, esclamando: «Oh, papà!!!». Poi affermando, come se lui fosse un po’ duro di comprendonio: «Noi non abbiamo tre anni. Voglio dire, lei non è la tua ragazza?».

Tutti l’avevamo guardata allibiti, compresi io e Hix.

«Cosa c’è?», aveva chiesto guardandosi intorno. «Tutti i ragazzi a scuola hanno detto che ti vedi con la bella signora che lavora con la signora Lou al salone». Aveva puntato gli occhi su di me. «E tu sei Greta, la bella signora che lavora con la signora Lou». Si era guardata di nuovo intorno. «Mi sono persa qualcosa?».

Shaw aveva fatto un rumore, come se si stesse rimangiando una risata, ma Corinne aveva detto in modo autorevole e un po’ sdegnoso: «Oh, no, Mamie. Non ti sei persa niente».

Nonostante la conferma, Mamie non aveva finito di parlare.

Ma stava anche iniziando ad agitarsi e si era messa entrambe le mani sui fianchi snelli, non più da bambina ma non ancora da ragazza, facendo una smorfia.

«I ragazzi e le ragazze dormono insieme, papà, come le mamme e i papà dormono insieme. Noi non siamo bambini. Lo sappiamo. Tipo, credi che non lo sappiamo che quando non ci siamo voi due non dormite insieme? Ma dai».

Non si era aspettata una risposta a quella che chiaramente considerava una domanda retorica.

Aveva sollevato una mano verso di me, esasperata, e aveva continuato a parlare.

«E un uomo cattivo le ha rotto il naso. È tipo me. Se un uomo cattivo mi avesse rotto il naso, io ti vorrei vicino.



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